DI NUOVO SULLA
LISTA FALCIANI: A QUANDO LA DECISIONE DEFINITIVA?
Con le sentenze n. 193/4/2012 della CTP Genova e n. 64/1/2012 della
CTP Treviso la giurisprudenza italiana è tornata a interrogarsi
sull’utilizzabilità della Lista Falciani ai fini dell’accertamento del maggior
reddito.
Invero, vi erano già state alcune pronunce ma esse
non avevano formato una giurisprudenza univoca e costante. Infatti, mentre in
un primo momento le pronunce avevano arriso ai contribuenti (vedasi in
particolare, le pronunce del GIP di Pinerolo del 4 ottobre 2011 e la sentenza
n. 188 del 15 novembre 2011 della CTP Como), successivamente gli esiti non sono
stati altrettanto positivi (vedasi quanto affermato dal GIP di Milano del
15/12/2011 e la sentenza del Consiglio di Stato n. 6472 del 2011). Stesso
andamento ondivago è possibile osservare negli altri Stati europei che si sono
interrogati sulla vicenda: in Francia, ad esempio, i giudici si sono schierati
contro la lista Falciani in onore del principio di legalità; in Germania, invece,
l’esito è stato del tutto opposto, sia per l’inesistenza di un divieto assoluto
di inutilizzabilità delle prove raccolte illegittimamente sia perché l’illecito
non è stato commesso dalla pubblica amministrazione ma da un cittadino privato.
Le pronunce in rassegna si pongono sulla scia di quei
provvedimenti favorevoli alle ragioni erariali anche se con motivazioni
differenti: per i giudici genovesi, infatti, la ragione sta nell’acquisizione
da parte degli organi italiani avvenuta in modo assolutamente ineccepibile e in
applicazione di espliciti accordi internazionali Italia-Francia sulla mutua
assistenza tributaria; i giudici trevigiani, invece, hanno aggirato il problema
affermando il proprio difetto di giurisdizione sulle violazioni eventualmente commesse
dall’amministrazione francese.
Pur non essendo questa la sede per approfondire una tematica
invero piuttosto articolata, preme evidenziare come le motivazioni di entrambi
i Collegi siano particolarmente sintetiche e si risolvano sostanzialmente in petizioni
di principio, sicuramente in grado di definire la controversia ma difficilmente
idonee a tracciare un percorso per il futuro.
Avv. Diego Conte – diego.conte@sltc.it
SLTC – Studio Legale Tributario (www.sltc.it)
La sentenza è liberamente scaricabile dal sito
www.dirittodimpresa.com
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