GLI STUDI DI SETTORE “DA SOLI” SONO ILLEGITTIMI
L’accertamento fiscale per il tramite degli studi di settore è illegittimo se l’Agenzia delle Entrate non considera anche le ragioni del contribuente.
Ciò è quanto emerge da una recentissima sentenza della Suprema Corte (sentenza della Corte di Cassazione n.13.318 del 17 giugno 2011), la quale ribadisce sia l’importanza del confronto tra il contribuente e il fisco che il carattere presuntivo dello studio di settore.
Inoltre, la Suprema Corte ha rilevato come il comportamento del contribuente nella fase precontenziosa fosse stato sostanzialmente corretto attraverso l’esposizione all’Agenzia delle Entrate di una serie di motivi reali che avevano portato all’inattendibilità dei risultati espressi dagli studi di settore.
La Suprema Corte, ancora, oltre ad accogliere i rilievi del contribuente ha ribadito l’assoluta infondatezza della posizione dell’Ufficio che aveva equiparato gli studi di settore a delle presunzioni legali.
Inoltre, viene chiarito che seppure la difesa del cittadino non si sia concretizzata in una prova documentale, l’Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto comunque considerare i rilievi del contribuente all’atto dell’emissione dell’accertamento.
Ci si augura, dunque, che l’Amministrazione finanziaria possa orientarsi verso un maggiore confronto con il contribuente.
Avv. Matteo Sances
Studio Legale Tributario Sances
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