DICHIARAZIONI DI TERZI: SONO AMMESSE NEL PROCESSO TRIBUTARIO
È ammesso nel processo tributario l’utilizzo delle “dichiarazioni di terzi”. Ciò è quanto emerso da una recente sentenza della Suprema Corte, la quale ha stabilito che “è legittimo l'utilizzo da parte del Giudice tributario di dichiarazioni rese da soggetti terzi e poi riportate nel processo verbale di constatazione”. (sent. Cass. n. 23996 del 26/11/2010)
Sempre la stessa Corte, inoltre, chiarisce che “una volta trascritte nel documento (PVC), infatti, esse non costituiscono più vere e proprie prove testimoniali, e sono quindi utilizzabili in sede di giudizio”. Tale precisazione deriva sostanzialmente dal fatto che, ai sensi dell’art. 7, comma 4, del Dlgs n.546/92, nel processo tributario i giudici della Commissione non possono ascoltare testimoni.
Tuttavia, le dichiarazioni di soggetti terzi, riportate ad esempio nei verbali durante le verifiche oppure in attestazioni di notorietà (eventualmente prodotte anche dal contribuente a suo favore), non possono essere assimilate ad una testimonianza vera e propria, in quanto per testimonianza è da intendersi solo ed esclusivamente “la narrazione dei fatti computa da un terzo innanzi ad un giudice nel contraddittorio delle parti” (sent. Cass. n. 21268 del 2/11/2005).
E' dunque compito dei giudici valutare attentamente le predette dichiarazioni – ovviamente insieme ad altri elementi probatori – al fine di giungere al proprio convincimento.
Avv. Matteo Sances
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