I controlli bancari seguono gli indizi.
L’accertamento induttivo dei redditi del commerciante basato sul conto corrente della moglie casalinga è legittimo. Questo è l'ultimo orientamento della Suprema Corte, esposto con la
sentenza n. 17390 depositata il
23 luglio 2010, nella quale la
Corte di Cassazione ha stabilito che
i conti dei parenti, coinvolti o meno nelle attività lavorative possono essere
usati come prova dei redditi dell’imprenditore. Nella fattispecie, secondo i giudici l’estensione delle indagini bancarie sul conto corrente della moglie casalinga è legittima se ci sono presunzioni gravi, precise e concordanti che riconducono tale conto all’impresa del marito.
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