L’IRPEF SULLE ABITAZIONI NON LOCATE.
E’ stata nuovamente versata, per
il periodo d’imposta 2013, l’Irpef sugli immobili a uso abitativo non locati
situati nello stesso comune di residenza.
Mentre per il 2012 gli immobili tassati ai fini IMU,
compresa la casa di residenza, sono stati esclusi dalla tassazione Irpef, per
l’anno 2013:
-
l’abitazione principale e le relative
pertinenze, esenti ai fini IMU (escluse quelle classificate nelle categorie A1, A8, A9), hanno
concorso alla formazione del reddito complessivo ai fini Irpef. Tuttavia, la
deduzione dal reddito complessivo della loro rendita catastale, di fatto, non
ha modificato il reddito imponibile;
-
gli immobili a uso abitativo non locati
(categorie A1 – A11 escluso A10) situati nello
stesso comune nel quale si trova l’immobile adibito ad abitazione principale
hanno concorso alla formazione della base imponibile Irpef e delle relative
addizionali nella misura del 50% del loro reddito.
Per evidenziare la differenza si
riporta il seguente esempio.
Ipotizziamo un contribuente con
un reddito da lavoro dipendente pari, in entrambi gli anni, a euro 20.000 e con
la seguente situazione patrimoniale:
-
abitazione principale con una rendita pari a
euro 545,00
-
immobile A4 a disposizione con una rendita pari a
euro 384,30
-
immobile A4 situato in un comune diverso da
quello di residenza con una rendita pari a euro 99,75
Gli immobili, per il 2012, non
producono alcun reddito. Per il 2013, invece, il reddito prodotto è pari a:
-
euro 572,00 per l'abitazione principale;
-
euro 256,00 per l'immobile a disposizione;
-
euro zero per l'immobile sito in un comune
diverso dalla residenza.
Il reddito imponibile e l'imposta
lorda quindi sono pari a:
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2012
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2013
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Reddito lavoro
dipendente
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€ 20.000
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€ 20.000
|
Reddito fabbricati
|
-
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€ 828,00
|
Reddito complessivo
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€ 20.000
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€ 20.828
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Oneri deducibili
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-
|
€ 572,00
|
Reddito imponibile
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€ 20.000
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€ 20.256
|
Imposta lorda
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€ 4.800
|
€ 4.869
|
I contribuenti, con un rilevante
patrimonio immobiliare presente nello stesso comune in cui hanno la residenza, per
il 2013 dunque, si sono visti aumentare la base imponibile e, di conseguenza,
saldo e acconto Irpef.
La scelta di rendere imponibile
solamente gli immobili situati nello stesso comune di residenza è criticabile
perché spesso sono abitazioni ricevute in eredità pertanto, l’incremento del
patrimonio immobiliare non deriva da un investimento di ricchezza accumulata. Quest’ultima,
di solito, è destinata all’acquisto delle dimore
di villeggiatura (mare e/o montagna) situate quindi in comuni diversi rispetto a quello di residenza.
dott.ssa Laura Lo Fermo
Dottore Commercialista
in Piazza Armerina ( EN
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